Mae West: diva del teatro

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Notiziario NIP - News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 26 - Anno XII, 8 febbraio 2005
Censura e cultura, riflessioni italiche
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In occasione della 'prima di "Courting Mae West. A staged reading", scritta dalla sceneggiatrice italo-americana LindaAnn Loschiavo, artisti italo-americani si interrogano sul sostegno alla cultura 'etnica' da parte di enti ed istituzioni di origine italiana in America
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New York - La commedia "Courting Mae West. A staged reading", scritta dalla sceneggiatrice italo-americana LindaAnn Loschiavo, andrà in scena domani, 9 febbraio al C.U.N.Y Graduate Center di New York, diretta da Thomas Morrissey. La storia racconta la vicenda di Mae West, diva del teatro di Broadway nel 1927, arrestata per atti osceni, trasferita alla West Side Court e lì rinchiusa fino al trasferimento, per dieci anni, alla Women's Workhouse di Welfare Island.
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La messa in scena della Loschiavo racconta l'arresto, la detenzione e le conseguenze spiacevoli intorno a questo caso di oscenità. Nel caso della rappresentazione a New York di domani, la sceneggiatrice di origine italiana ha messo in conto di discutere del rapporto tra cultura e censura nella Broadway del 1926-1929 .
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La 'prima', ha scatenato, sulla stampa americana locale, una serie di reazioni da parte della Loschiavo e di altri attori e produttori di origine italiana. Una protesta mediatica che vuole attirare l'attenzione sulla grande produzione culturale di stampo italiano in America, assolutamente sottostimata rispetto a quella prodotta da altri gruppi etnici, in prima linea ebrei ed irlandesi.
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"Per anni le associazioni italo-americane no-profit, hanno accusato gli attori di accettare solo ruoli da villani e mafiosi – dice ad esempio l'attore italo-americani Joe Piscopo -. La realtà è che diversamente da altri gruppi che sostengono attori, sceneggiatori, le associazioni italo-americane hanno cambiato poco del loro atteggiamento nell'ultima metà del secolo. Questo è il motivo per cui non ci sono molte storie reali di vita italo-americana sui palcoscenici d'America ".
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La Loschiavo ha dichiarato, dal canto suo, che parte del problema è che gli italo-americani non producono molte commedie che abbiano come fine migliorare la propria immagine. "Mentre in America ci sono circa 90 gruppi di teatro ispanici, non c'è un teatro o un gruppo teatrale italo-americano – ha dichiarato -. Ebrei e irlandesi hanno prodotto molti premi Pulitzer a Tony Award, riconoscimenti che di rado hanno visto primeggiare scritti italo-americani."
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"Abbiamo bisogno di avere film e commedie che infondano un'immagine positiva e, di più, abbiamo bisogno che siano finanziati da italo-americani", ha aggiunto la produttrice Marylou Tibaldo-Bongiorno.
"Se le associazioni italo-americane volesse costruire teatri e promuover l'arte, avrei molto più rispetto di loro – ha dichiarato l'attore J. W. Perra -. Spero che 'Courting Mae West' vada a Broadway" .
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Per esprimere solidarietà al progetto e contro ogni forma di censura, l'attore italico Mark Ruffalo ha sottoscritto una lettera di sostegno alla sceneggiatrice Loschiavo. Inoltre si deve all'artista Michael Di Motta l'esposizione di colorati pannelli visibili in occasione della serata della 'prima', dipinti sulla scia di un archivio fotografico dell'epoca (1927-'28). "E' un onore aiutare alla riscoperta di un capitolo perduto della storia newyorchese degli anni '30 ", ha dichiarato Di Motta
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News ITALIA PRESS * N° 26 - Anno XII, 8 febbraio 2005
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